Asarp: “Basta legare, superiamo la contenzione.”

contenzione[Redazione]

L’associazione dei familiari Asarp chiede all’assessore regionale alla salute Luigi Arru e alle ASL della Sardegna di mettere in pratica le raccomandazioni del Comitato Nazionale di Bioetica e di predisporre al più presto programmi finalizzati al superamento di ogni forma di contenzione.

L’associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica da lungo tempo denuncia che, nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura della Sardegna, vengono utilizzate la contenzione meccanica, fisica e farmacologica. Per Gisella Trincas, presidente dell’associazione Asarp: “La contenzione viene utilizzata anche in altri reparti ospedalieri e settori della sanità con le più disparate motivazioni. Tale atto, lesivo della dignità e della libertà della persona, si configura quale vera e propria violazione dei diritti umani in dispregio dell’art.13 della Carta Costituzionale”.

Il 23 aprile 2015 il Comitato Nazionale di Bioetica, ha approvato un documento che raccoglie le diverse istanze sui problemi della contenzione e ha ribadito la necessità del suo superamento nell’ambito della promozione di una cultura della cura rispettosa dei diritti e della dignità delle persone, in particolare di quelle più vulnerabili.

La presidente Gisella Trincas, condividendo in pieno le Raccomandazioni del Comitato di Bioetica, sottolinea: “L’Asarp intende svolgere il ruolo che le viene riservato di sorveglianza, prevenzione e promozione culturale, affinché questa pratica lesiva dei diritti umani venga totalmente abbandonata”.

In una lettera indirizzata all’Assessorato Regionale alla Sanità e ai commissari straordinari delle Aziende Sanitarie Locali, la presidente dell’associazione dei familiari chiede alle istituzioni “di fornire tutte le indicazioni necessarie ai servizi di salute mentale, a tutti i servizi ospedalieri, alle R.S.A., e a tutte le strutture residenziali sia pubbliche che private, affinché le Raccomandazioni del Comitato di Bioetica vengano rispettate”. L’Asarp chiede, in particolare, di predisporre come indicato nelle raccomandazioni “programmi finalizzati al superamento della contenzione, nell’ambito della promozione di una cultura generale della cura rispettosa dei diritti, agendo sui modelli organizzativi dei servizi e sulla formazione del personale”.

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Autore: OndeCorte

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