[Gisella Trincas]
Pubblichiamo la lettera aperta di Gisella Trincas, presidente dell’Unasam, unione nazionale delle associazioni per la salute mentale, inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e relativa alla segnalazione di un post pubblicato sulla pagina Facebook del Ministro degli Interni Matteo Salvini.
Ill.mo Signor Presidente, con stima e fiducia, mi rivolgo alla Sua Persona quale garante della Carta Costituzionale e della tenuta della democrazia e della civile convivenza nel nostro Paese, per rappresentarLe quanto segue:
In data 20 luglio scorso, alle ore 18,02, sulla pagina Facebook intitolato “Matteo Salvini pagina personaggio politico”, in cui si specifica pagina ufficiale del “Leader della Lega, Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio”, e in cui vengono pubblicate le comunicazioni e i video del Ministro Salvini ai sostenitori della sua pagina (3.722.922 ad oggi) e a chiunque altro essendo la pagina pubblica, è stata pubblicata una foto ed un commento che hanno suscitato la mia indignazione.
La foto, (che sembrerebbe, da notizie di stampa, essere stata scattata da un esponente della Lega della Regione Lazio, Angelo Tripodi) è accompagnata dalla seguente frase “Ieri al Foro Italico di Roma…Che bella integrazione!”. Sono seguiti a questa frase e a questa immagine 26.439 commenti, 13.767 condivisioni e 42.871 like. Alcuni di questi commenti, che hanno suscitato la mia indignazione, sono stati riportati dal giornale online globalist.it, nella stessa giornata, che titola “La gogna di Salvini contro un nero con problemi psichici: insulti sessisti a Boldrini e Morani”.
Ho voluto quindi verificare sulla pagina ufficiale del Ministro Salvini, dopo aver trovato in rete un brevissimo video (realizzato presumibilmente dalla stessa persona che ha scattato la foto) che ritrae il ragazzo in evidente stato psichico alterato che compie dei gesti per mimare la statua che è alle sue spalle. Nel video non si vede altro.
Ho quindi scritto il seguente post al Ministro Salvini, considerando l’utilizzo di quella foto (che ritrae una persona comunque in difficoltà) inopportuna, proprio per quello che di grave sarebbe seguito alla sua pubblicazione:
“Lei signor ministro non può permettersi simili battute. Quella persona ha dei problemi di salute che lo hanno portato (come altri italianissimi e bianchi a cui è capitato), in una particolare condizione psichica, a denudarsi per strada. Chiedo rispetto per le persone che soffrono e lei non solo non ne ha alcuno ma espone questa persona al pubblico ludibrio”.
Ho sentito il dovere e anche la necessità di scrivere questo post perché ho trovato questo comportamento non in linea col delicato ruolo istituzionale (Ministro dell’Interno e Vice Premier) rivestito.
A nessun dipendente pubblico sarebbe permesso un comportamento del genere (vietato dal codice di comportamento). Ricordo solo la sanzione disciplinare che è stata comminata ad una insegnante (peraltro ingiusta) per non aver vigilato sulla libertà di espressione dei suoi alunni nella realizzazione di un video.
A quel mio post, sono seguiti centinaia di insulti anche sessisti che mi hanno profondamente colpita e che saranno inviati al vaglio della polizia postale e della Procura. Insulti che non sono stati in alcun modo fermati (trattandosi della sua pagina) ufficiale o contestati dal Ministro Salvini.
Ho ritenuto di doverLa informare perché sono estremamente preoccupata per questa e per altre vicende che quotidianamente la cronaca ci riporta. Preoccupata per questo livello di odio e di intolleranza verso le persone più fragili e vulnerabili (migranti e rifugiati, zingari, alcolisti, tossicodipendenti, omosessuali, donne in difficoltà, persone con sofferenza mentale, poveri, barboni, e chiunque venga considerato in quel momento responsabile della povertà e delle difficoltà degli italiani), certamente alimentata da comportamenti inadeguati e irresponsabili da parte di chi riveste incarico pubblico e che dovrebbe, invece, dare l’esempio.
Questa lettera viene inviata per conoscenza anche al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, affinchè possa intervenire nella misura in cui riterrà opportuno intervenire, affinchè, da rappresentanti del governo i cittadini non debbano difendersi.
Viene inviata altresì alla Ministra della Salute Giulia Grillo che ha istituito di recente il Tavolo Tecnico Salute Mentale, di cui faccio parte come rappresentante UNASAM, perché sui comportamenti ostili verso le persone in difficoltà, o verso persone considerate “diverse” e quindi nemici da combattere, è necessaria una campagna nazionale di sensibilizzazione.