[Sergio Melis]
A 16 anni dalla nascita della rivista cartacea onde corte, oggi giornale online proiettato verso la radio web, come redazione abbiamo deciso di digitalizzare l’archivio storico. A breve sarà presente una nuova sezione del sito dedicata alla racconta di tutti i numeri dell’edizione cartacea. Presentiamo in anteprima uno dei primi numeri cartacei di dicembre del 2000 di onde corte, scaricabile in PDF.
Nel 2000 nasce il giornalino periodico onde corte. Due fogli A3 che diventano otto pagine dattiloscritte. Disegni, poesie e piccoli racconti sono il filo conduttore di questa esperienza. I giornalisti, i poeti, gli scrittori sono tutte persone che in un modo o nell’altro ruotano e nuotano nel mondo della sofferenza mentale.
È un esperienza nata e coltivata in “Casamatta”, una struttura socio-assistenziale per persone con disturbo mentale. Il nome “Casamatta” ci racconta Gisella Trincas non deriva, come si potrebbe pensare, dal fatto che ci vivessero “matti”, ma, dal nome dato ai quei piccoli fortini in cemento armato messi a difesa delle spiagge chiamati appunto “casamatta”, che ancora si vedono lungo il litorale del Golfo degli Angeli. Però, il significato più bello, continua Gisella, un po’ commossa è “matta” cioè “pianta, albero”, che dà l’idea di vita, di sviluppo. Giusto nome per un progetto che si proponeva di aiutare persone bisognose di un certo tipo di presenza e di aiuto.
Ma che senso ha parlarne oggi, dopo tanto tempo? Ci pare scontato: sono le radici di radio onde corte che si sono ingrossate nel tempo attraverso vari passaggi. Nel 2006 il “giornalino” diventa una cosa più ampia e impegnativa. Si coinvolgono persone di “mestiere” esperte in comunicazione. Il “giornalino” viene registrato in tribunale a Cagliari ed è guidato da un giornalista a tutti gli effetti. Non si parla solo di salute mentale ma di arte, di diritti umani, di cultura, di informazione, si segue, si può dire, il vivere quotidiano.
Nel 2013 si trasforma in giornale on line e arriva sino ad oggi. Ulteriore passaggio: si è messo in piedi un progetto di radio web e fa parte di una rete di 70 radio che si interessano e si occupano di salute mentale in tutto il territorio nazionale. Le persone che se ne occupano sono sempre quelle che nuotano e ruotano nel mondo della sofferenza mentale. Hanno però facce diverse.
Proprio per ricordare e conoscere attraverso i loro scritti le altre persone che nel tempo hanno realizzato il giornalino periodico onde corte abbiamo pensato di mettere in rete il maggior numero di giornalini che si sono prodotti nel tempo. Alcuni li abbiamo già e li stiamo trasformando in PDF. Uno è a vostra disposizione: è del dicembre 2000. Molti, però, ci mancano ancora. Vi chiediamo di prestarceli per qualche giorno. Sarà nostra cura restituirveli subito dopo che la redazione li avrà elaborati in caratteri informatici e messi a disposizione di tutti.
Altri mezzi hanno proposto una bella pubblicità che sta andando in onda in questo periodo, la quale, in quattro battute, trancia il bullismo nel mondo giovanile. Infatti, mette in evidenza che non si deve vergognare chi è vittima di questa forma di cattiveria, ma si dovrebbe vergognare il bullo che, spavaldo e un po’ codardo, se la prende sempre e solo con il “debole”. Non risulta, infatti, che sia spavaldo con i forti. Così pure, parafrasando le righe sopra, si può dire di chi stigmatizza le persone che hanno un disturbo mentale. Infatti, come dice la pubblicità, non sono le molte persone malate che dovrebbero vergognarsi!